Diventare ricchi o essere coglioni?

In questi giorni sta girando molto il video che vedete qui sopra (e altri molto simili, probabilmente li avrete già visti) nell'ambito di una campagna di sensibilizzazione a cui è stato attribuito l'hashtag #coglioneNo
In pratica si mette in evidenza il fatto che molti giovani, che fanno lavori improbabili dai risultati evanescenti, non vengono pagati per quello che fanno.
Ma io dico: altro che #coglioneNo, qui è proprio il caso di dire #coglioneSi.
Ma scusatemi se mi surriscaldo un po', con tutte le opportunità concrete che abbiamo oggi di diventare ricchi, con i metodi più vari e con le tecniche anche più accessibili, ci sono persone che passano tutto il giorno davanti al computer.
Nel migliore dei casi dicono di lavorare, ma sappiamo bene che suddividono equamente il tempo tra YouPorn, YouTube e Facebook.
I loro lavori creativi non valgono nulla, come recitava una battuta grandiosa di un grande film "Il mio falegname con 20.000 lire lo fa meglio". Invece questi pretendono 20.000 euro, per fare cosa non si sa. Poi però se vai a vedere, guadagna di più in un'ora un diciottenne che fa trading online di opzioni binarie che uno di questi scioperati trentenni senza ne arte ne parte in un mese(non ce l'ho con chi ha dai 30 ai 40 anni, ci sono eccellenti trader di opzioni binarie, o di forex, o comuque persone che fanno soldi anche in questa categoria).
Che cosa dire di più? Che il mondo di oggi è davvero pieno di opportunità di fare soldi, che la parola crisi con cui i mass media ci martellano per molti non è la realtà.
Ma non avete sentito che i ricchi diventano sempre più ricchi? Ebbene, scegliete subito da che parte stare. #coglioneNo o #coglioneSi^